Logo GotoItaly

Celeste Anghiari

UNESCO: i Monumenti paleocristiani di Ravenna

  • 5 mesi fa
  • Lettura in

7 min

In Italia, c’è una città che risplende di una luce nascosta davvero impressionante. A Ravenna otto edifici paleocristiani – dichiarati monumenti UNESCO – al loro interno offrono lo spettacolo dei mosaici per cui la città è famosa in tutto il mondo.

Indice dei contenuti

I monumenti paleocristiani di Ravenna sono edifici religiosi dalla struttura architettonica semplice e spoglia, tipica del periodo paleocristiano, ma le cui pareti interne sono decorate con tasselli dai colori sgargianti, dall’oro al blu intenso, passando per il verde e ancora altri toni. Tutto questo rende unica la città che fu capitale dell’Impero Romano dopo Roma e che, successivamente, fu capitale ostrogota e bizantina.

Il sito seriale dei monumenti paleocristiani di Ravenna

I monumenti paleocristiani di Ravenna sono il Mausoleo di Galla Placidia, il Battistero Neoniano, la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, il Battistero degli Ariani, la Cappella di Sant’Andrea o Arcivescovile, il Mausoleo di Teodorico, la Chiesa di San Vitale e la Basilica di Sant’Apollinare in Classe. 

Monumenti paleocristiani di Ravenna - Esterno del Battistero degli Ariani

Esterno del Battistero degli Ariani Foto Wikipedia Georges Jansoone – Opera propria – CC BY 2.5

Gli edifici di culto raccontano le vicende storiche che videro Ravenna diventare il centro del mondo in un determinato periodo storico, tra il V e il VI secolo d.C., quando l’Impero Romano subì un enorme sconvolgimento.

A svelare l’importanza dei monumenti paleocristiani di Ravenna è proprio la motivazione dell’UNESCO che li riconosce come degni di essere considerati Patrimonio dell’Umanità:

L’insieme dei monumenti religiosi paleocristiani e bizantini di Ravenna è di importanza straordinaria in ragione della suprema maestria artistica dell’arte del mosaico. Essi sono, inoltre, la prova delle relazioni e dei contatti artistici e religiosi di un periodo importante della storia della cultura europea” (ndr. dichiarazione tratta dal sito web del comune di Ravenna).

Ed è proprio così, una visita alla Ravenna paleocristiana consente di avvicinarsi visivamente alle complesse vicende storiche della caduta dell’Impero Romano d’Occidente e alle sue implicazioni politiche e sociali. Perciò, se sei appassionato di storia e di arte, non puoi non visitare questa città dell’Emilia-Romagna.

I diversi monumenti paleocristiani

Gli edifici si trovano tutti nel centro della città, ad esclusione del Mausoleo di Teodorico e della Basilica di Sant’Apollinare in Classe, quest’ultima a circa 5 km. Dunque, per visitare il sito seriale UNESCO di Ravenna, ti consigliamo di organizzarti bene per le distanze. La città non è molto grande ed è ben percorribile a piedi, ma per questi due edifici è consigliabile prendere l’automobile o i mezzi di trasporto pubblico.

Monumenti paleocristiani di Ravenna - Mausoleo di Teodorico

Mausoleo di San Teodorico

Il Mausoleo di San Teodorico ha caratteristiche particolari che lo distinguono dagli altri edifici, è quel che si definisce un unicum. Si tratta della sola tomba di un re barbarico rimasta intatta, presenta una pianta centrale ed è stata realizzata con grandi blocchi di pietre d’Istria.

Nel corso dei secoli, il suo interno è stato spogliato e, quindi, è privo delle decorazioni musive, ma mantiene una vasca di porfido al centro, dove si presume sia stato sepolto lo stesso re Teodorico che volle la costruzione del mausoleo nel 520 d.C.

Monumenti paleocristiani di Ravenna - Interno della Basilica di Sant’Apollinare in Classe

Interno della Basilica di Sant’Apollinare in Classe Foto da Wikipedia Zitumassin – Opera propria – CC BY 3.0

Basilica di Sant’Apollinare in Classe

La Basilica di Sant’Apollinare in Classe, invece, possiede, una struttura amplia e complessa che la distingue dalle altre basiliche paleocristiane ravennati. Fu eretta alla metà del VI sec. d.C. sulle sponde dell’Adriatico, ma con i secoli la conformazione geografica della penisola italica è cambiata e, perciò, dove all’epoca c’era il porto, ora c’è tutta campagna. Ed è proprio qui che troverai l’edificio, accanto al sito archeologico dell’antico porto di Classe, dove era ormeggiata la flotta romana.

La Basilica conserva intatti i mosaici dell’abside sul cui sfondo di piante e uccelli della zona è ben visibile l’immagine del vescovo ravennate Apollinare, rappresentato con le braccia alzate in segno di preghiera. Sopra di lui emerge la mano di Dio e, immediatamente sotto, una croce tempestata di pietre preziose su un cielo punteggiato da 99 stelle d’oro e d’argento.

Al suo interno, vi è il volto di Cristo e le lettere greche Alpha e Omega, ossia l’Inizio e la Fine di tutto. A mosaico, sono anche riprodotte le immagini di Mosè ed Elia e tre pecore che simboleggiano gli apostoli presenti alla Trasfigurazione. Lungo le navate laterali della chiesa, sono conservati i sarcofagi marmorei.

 Monumenti paleocristiani di Ravenna Esterno della Basilica di San Vitale credit Opera di Religione della Diocesi di Ravenna

Esterno della Basilica di San Vitale credit Opera di Religione della Diocesi di Ravenna

Basilica San Vitale

Una volta visti questi siti, dirigiti in centro città. Qui, troverai gli altri 6 monumenti. Consiglio di visitare subito la Basilica San Vitale in quanto la sua architettura bizantina – a pianta centrale –  assomma in sé elementi di tradizione occidentale ed orientale.

Questa basilica fu costruita in età giustinianea e i suoi mosaici sono famosissimi, forse i primi a cui si pensa quando si nomina Ravenna. In particolare, sono noti per la raffigurazione della coppia imperiale di Bisanzio, Giustiniano e Teodora, ritratti con i loro cortei.

Mausoleo di Galla Placidia

Il Mausoleo di Galla Placidia è la tomba della donna che ha retto l’Impero romano d’Occidente a metà del V secolo d.C., essendo figlia, sorella e moglie di imperatori. Fu lei stessa a volere questo piccolo mausoleo la cui cupola a mosaico è rivestita da un cielo di risplendenti stelle.

Monumenti paleocristiani di Ravenna Il soffitto della Basilica di Galla Placidia credit Opera di Religione della Diocesi di Ravenna

Il soffitto della cupola della Basilica di Galla Placidia credit Opera di Religione della Diocesi di Ravenna

Basilica di Sant’Apollinare Nuovo

Anche la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo riluce di mosaici; sono la più vasta superficie musiva giunta ai nostri giorni. Sulle navate, sono visibili rappresentazioni della vita di Cristo, santi e profeti; su una fascia inferiore sono rappresentate le processioni di santi, martiri e vergini. Qui, si possono riconoscere le immagini del Palazzo di Teodorico e del Porto di Classe.

In questo edificio, è chiarissimo il racconto della storia di Ravenna e dell’Impero perché, accanto alle immagini iconografiche, sono raffigurate le scene di vita politica e sociale. La Basilica, destinata al culto ariano del re Teodorico, fu poi riconsacrata per quello cattolico in età giustinianea.

 Monumenti paleocristiani di Ravenna Basilica di Sant’Apollinare Nuovo veduta dell’esterno

Basilica di Sant’Apollinare Nuovo veduta dell’esterno credit Opera di Religione della Diocesi di Ravenna

Sant’Apollinare Nuovo è composto, inoltre, da un corpo architettonico contemporaneo: si tratta della Cappella della Pace e della Vittoria, ricavata nella navata di sinistra della Basilica antica e consacrata nel 1919. A volere la cappella fu il rettore dell’epoca, come voto in ricordo del primo bombardamento subito da Ravenna il 12 febbraio del 1916, quando la Basilica fu pesantemente colpita da un ordigno austriaco. Nel ciclo pittorico dell’artista Carlo Donati, chiamato a decorare il nuovo spazio, si riconosce anche un omaggio all’aviatore Francesco Baracca, celebre per gli aerei nemici abbattuti a difesa dell’Italia.

Battistero degli Ariani, degli Ortodossi, Cappella di Sant’Andrea

Gli ultimi tre edifici sono il Battistero degli Ariani, il Battistero degli Ortodossi (o Neoniano) e la Cappella di Sant’Andrea (o Cappella Arcivescovile).

Il primo Battistero fu eretto per volontà di re Teodorico per il culto ariano, all’epoca la religione ufficiale dell’Impero. Nella cupola è raffigurato Cristo assieme ai 12 apostoli. In età giustinianea, il Battistero fu dedicato al culto ortodosso.

Il Battistero degli Ortodossi o Neoniano, dal nome del vescovo Neone che ne ordinò il restauro tra il 450 e il 475 d.C. Infatti, l’edificazione è anteriore e risale al periodo in cui Ravenna fu designata capitale dell’Impero Romano, agli inizi del V secolo. Fu al tempo di Neone che vennero realizzati i magnifici mosaici che oggi possiamo ancora ammirare, talmente splendenti che Carl Gustav Jung – uno dei padri della Psicoanalisi – non trovò altro modo di descrivere la visita a questo luogo se non come un’“allucinazione”.

Monumenti paleocristiani di Ravenna Interno del Battistero Neoniano

Interno del Battistero Neoniano credit Opera di Religione della Diocesi di Ravenna

Per concludere il giro dei monumenti UNESCO di Ravenna, ti manca solo la Cappella di Sant’Andrea. Costruita ai tempi dei Goti, sotto Teodorico, come oratorio privato dei vescovi cattolici. Con la successiva conquista della città da parte dei bizantini, la Cappella fu dedicata al santo di cui porta il nome e le cui reliquie arrivarono a Ravenna da Costantinopoli, attorno alla metà del VI secolo.

La decorazione musiva della Cappella rappresenta la glorificazione di Cristo come espressione anti-ariana. Il vestibolo raffigura una costellazione incredibile, una superficie di tasselli mosaicali che creano un cielo dorato in cui sono inseriti gigli e roselline e ben 99 specie di uccelli.

Il mosaico a Ravenna

L’arte del mosaico ha origini lontanissime, risale intorno al 3000 a.C. al tempo dei Sumeri, ma è nella Ravenna del V e VI secolo d.C. che raggiunge il suo massimo splendore, tanto da diventare famoso nel mondo. A tutt’oggi, si pratica questa tecnica decorativa con cui si riproduce un disegno attraverso l’utilizzo di frammenti di pietre, terracotta o paste vitree, bianche, nere o colorate tra loro legate da un collante su una superficie.

monumenti paleocristiani di Ravenna - Francesca Pasquali Mosaico Tattile, 2014 cm 40x60 © Parco della Pace

Francesca Pasquali Mosaico Tattile, 2014 cm 40×60 © Parco della Pace

A Ravenna, la tradizione ha sempre continuato a mantenersi viva, sia grazie alle scuole specializzate, che per il suo uso in alcune opere pubbliche, come è il Parco della Pace. Questo parco urbano è stato inaugurato nel 1988 e fu voluto dalla città di Ravenna per simbolizzare l’amicizia tra i popoli. I mosaici furono realizzati da alcuni artisti contemporanei scelti dalla commissione presieduta dal grande storico dell’arte italiano, Giulio Carlo Argan, e composta da importanti personalità dell’arte, quali Palma Bucarelli, Mario Manieri Elia, Achille Bonito Oliva e Pierre Restany. 

Come dicevamo, ancora oggi, a Ravenna molte scuole insegnano la tecnica del mosaico e, quindi, per godere appieno della tua visita ai monumenti paleocristiani, il modo migliore è vivere un’esperienza immersiva, seguendo alcune lezioni o iscrivendosi direttamente a un breve corso. In fondo, è come tornare bambini e giocare coi vetrini colorati, ma alla fine potresti anche appassionarti e diventare un amatore o persino un artista!

Scheda Monumenti paleocristiani di Ravenna

Ubicazione geografica: Ravenna (Emilia-Romagna)

Anno di iscrizione: 1996

Tipologia: sito culturale 

Criteri selezione Unesco: n. I, II, III, IV

(I) costituisce un autentico capolavoro del genio e della creatività umana

(II) testimonia un significativo scambio di valori umani, in un determinato lasso di tempo o nell’ambito di un’area culturale del mondo, in relazione agli sviluppi nel campo dell’architettura o della tecnologia, delle arti monumentali, dell’urbanistica o della pianificazione territoriale

(III) è la testimonianza unica e irripetibile di una tradizione culturale o di una civiltà vivente od ormai tramontata

(IV) costituisce un esempio straordinario di una tipologia di edificio, di un complesso architettonico o tecnologico o di un paesaggio esemplificativo di una o più fasi fondamentali della storia dell’umanità

 

Continua ad esplorare Emilia-Romagna

Scopri i suoi luoghi magnifici

Usa le raccolte per organizzare il tuo prossimo viaggio

In GoToItaly puoi trovare posti magnifici da visitare ed eventi straordinari a cui partecipare. Potrai poi salvarli nelle tue raccolte e condividerli. Scopri di più

Segui argomenti, discussioni, eventi e altri utenti

Seguendo un utente, un articolo o una discussione interessante, potrai ricevere notifiche e aggiornamenti in tempo reale sull'argomento. Scopri di più

Chiedi consigli di viaggio o rispondi agli utenti della community

Vuoi organizzare un viaggio e sei indeciso sui luoghi da visitare? O sei un esperto in materia e vuoi offrire la tua esperienza alla nostra community? Scopri di più

Condividi le tue esperienze di viaggio con GoToItaly

Trasforma i tuoi viaggi in storie avvincenti, condividi le gallerie fotografiche più suggestive e impreziosisci i racconti con video dei tuoi itinerari. Scopri di più