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Giusy Pirosa

  • 9 mesi fa
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6 min

Conosciuta come la città dei parchi, Potenza si trova a nord delle Dolomiti Lucane, a 819 metri sul livello del mare, mentre il vecchio borgo è addirittura arroccato su uno sperone roccioso ancora più alto. Il capoluogo della Basilicata si sviluppa in verticale, condizione che le conferisce un fascino unico, ed è impreziosito da piazze stupende, chiese storiche, palazzi signorili, gallerie d’arte e musei. Ma perché è denominata la città dei parchi? Ecco tutto quello che c’è da sapere su Potenza, sulla sua storia e cosa vedere.

Indice dei contenuti

Perché Potenza è detta città dei parchi

L’epiteto Potenza città dei parchi trae origine da un motivo molto semplice: la città è ricca di spazi verdi ed è una delle località italiane che ha più superficie di verde urbano per abitante. Proprio così, la Potenza possiede una quantità infinita di parchi nel quale ogni cittadino può svolgere diverse attività.

Fra i tanti presenti sul territorio urbano, troviamo il Parco dell’Europa Unita, Parco Rossellino, Parco Elisa Claps, Parco Baden Powell, Parco Radici, Parco di Montereale, Parco di Sant’ Antonio La Macchia, Parco fluviale del Basento e Villa Santa Maria.

Potenza e il verde della Basilicata

Il verde della Basilicata

Storia di Potenza

La storia di Potenza affonda le radici in tempi lontani, addirittura alla seconda metà dell’VIII secolo a.C. Si presume che il primo insediamento sia avvenuto a nord-est di Potenza, in località Serra di Vaglio, dove sono stati rinvenuti i resti di un nucleo indigeno risalente a quell’epoca.

Molto probabilmente in seguito, l’agglomerato venne trasferito sul colle, dove sorge il nucleo più antico, per diventare una prefettura romana chiamata Potentia nel III sec. a. C. Nel V secolo, fu sede vescovile e, successivamente, venne dominata dai Normanni che unirono la città e tutta la Basilicata alla Calabria e alla Sicilia.

Nel 1111, entrò nella città il vescovo Gerardo La Porta da Piacenza. Il vescovo era molto amato dai cittadini tanto che dopo la sua morte, avvenuta nel 1120, venne beatificato e fu eletto santo patrono della città. Il 1269 fu  l’anno in cui la città, oppressa dalle condizioni di degrado in cui versava, si ribellò a Carlo d’Angiò.

Potenza, veduta su una via del centro della città

Potenza, veduta su una via del centro della città

Due terremoti, purtroppo, la rasero quasi al suolo: quello del 1273 e quello del 1857. Tuttavia, i potentini non si demoralizzarono e si rialzarono ancora una volta.

Nel 1860, Potenza è la prima città del Mezzogiorno a ribellarsi ai Borboni, come testimonia un’iscrizione posta all’interno del Tempietto di San Gerardo. I bombardamenti dell’8 settembre del 1943 da parte delle forze alleate provocarono gravi danni alla città che, come sempre, si è risollevata.

Il dopoguerra è stato, infatti, caratterizzato da un’ intensa rinascita che ha visto la città espandersi progressivamente.

Cosa vedere a Potenza

Incastonata fra i monti, Potenza vanta un nucleo medievale affascinante grazie ai vicoli e alle stradine che si abbarbicano sulla collina e, a volte, si aprono su deliziose piazzette e punti panoramici scenografici. Le attrazioni da vedere sono tante. Di seguito, ecco quali vale la pena visitare.

Cattedrale di San Gerardo

Simbolo di Potenza per eccellenza, la Cattedrale di San Gerardo è un monumento elegante e maestoso, dedicato al Santo Patrono della città. Edificata nel XII secolo sui resti di una basilica paleocristiana, inizialmente era in stile romanico e aveva tre navate.

Nei secoli successivi,  ha subito diverse modifiche e, ad oggi, la chiesa è in stile neoclassico. All’interno presenta un’unica navata e sul portale d’ingresso è apposto uno stemma del XVII secolo del vescovo Bonaventura.

Nel transetto a destra della basilica si trova la Cappella di San Gerardo, mentre nel transetto sinistro il Santissimo Sacramento.  In occasione della vigilia della festa di San Gerardo, il 30 maggio, si svolge la suggestiva Sfilata dei Turchi.

Potenza, Cattedrale di San Gerado

Potenza, Cattedrale di San Gerado

Chiesa di San Michele Arcangelo

Eretta nel 1178, è la più antica di Potenza ed è in stile romanico. La chiesa è stata ampliata nel 1849 e, ad oggi, presenta tre navate e custodisce opere preziose risalenti maggiormente al XVI secolo.

Un crocifisso ligneo policromo realizzato da un ignoto artista meridionale domina sull’altare maggiore. L’ingresso è composto da un portale in pietra, con doppio stipite e due archi a tutto sesto, sormontato da una finestra di grandi dimensioni.

Splendido è il soffitto coperto da capriate in legno che ricevono la luce dalle piccole finestre a doppio strombo. La chiesa si trova a poca distanza da Piazza Mario Pagano e, quindi, è vicinissima al centro.

Teatro Francesco Stabile

Costruito ispirandosi al San Carlo di Napoli, il Teatro Francesco Stabile ha una  facciata monumentale, interni con palchi e copertura a capriate in legno. Intitolato al musicista Francesco Stabile, originario della Basilicata, è l’unico teatro storico e lirico della regione.

Interno del Teatro Francesco Stabile di Potenza

Interno del Teatro Francesco Stabile di Potenza

Elegante e sfarzosa è la Sala degli Specchi, riccamente decorata alle pareti con elementi riflettenti, vi si svolgono matrimoni civili e convegni.

Torre Guevara

Situata nel centro storico, la Torre Guevara è un monumento antico edificato nel X-IX d.C. secolo, un tempo parte del castello cittadino che è completamente perduto.

Si presume che la torre fosse stata costruita prima del castello, ma è certo che avesse la funzione di vedetta. Nel corso del Medioevo, la torre ebbe un ruolo importante per difendere la città dalle invasioni barbariche e per controllare l’ansa del fiume Basento.

Palazzo del Governo e Villa del Prefetto

Il Palazzo del Governo è  sede della Prefettura e si affaccia sulla piazza Mario Pagano. Dopo i danni causati dal violento terremoto del 1857, l’edificio è stato ricostruito e ammodernato. Ad oggi, è uno dei più importanti del capoluogo lucano.

Accanto al Palazzo del Governo, sorgono i giardini realizzati nel XIX secolo e disposti in verticale su alcuni terrazzamenti e la Villa del Prefetto, splendida dimora simbolo di Potenza.

Cappella del Beato Bonaventura

Ubicata nel vicolo dedicato al Beato omonimo e adiacente a Via Pretoria, la Cappella del Beato Bonaventura è la casa natale del frate che fu beatificato dal papa Pio VI nel 1775. In seguito alla sua morte, la casa venne utilizzata privatamente e, solo verso i primi del ‘900, il Vescovo Tiberio Durante decise di trasformarla in una cappella.

Dal portale, riccamente decorato, spiccano le teste alate di due cherubini posti sopra lo stipite dell’ingresso. Su di esse appare lo stemma dell’ordine francescano al quale il frate apparteneva.

All’interno, si possono ammirare alcuni oggetti di valore fra cui un olio su tela dell’Ultima Cena, opera del pittore Mario Prayer, e altre tele degli anni Cinquanta raffiguranti l’Addolorata, San Giovanni e il Crocifisso.

Tempietto di San Gerardo

Il tempietto di San Gerardo è realizzato sui resti di un’antica neviera e si trova in Piazza Matteotti, vicino al Muraglione. All’interno, ospita una statua del Santo risalente al 1865.

La facciata dell’edicola è ispirata a quella di una struttura costruita nella piazza durante i festeggiamenti del santo detta la Machina. Sulla base di marmo si possono ammirare 5 colonne decorate con rose e angeli in rilievo.

Tempietto San Gerardo a Potenza

Tempietto San Gerardo a Potenza

Museo Archeologico Nazionale Dinu Adamesteanu

Il Museo Archeologico Nazionale Dinu Adamesteanu è ospitato nelle sale di Palazzo Loffredo, sito alle spalle di Via Pretoria. Il museo, inaugurato nel 2005, porta il nome del primo soprintendente della Basilicata che fu appunto Dinu Adameșteanu, un archeologo di origine rumena.

Nella struttura si può ammirare una collezione straordinaria di reperti greci e romani rinvenuti nel territorio regionale. Fra i numerosi oggetti portati alla luce, vi sono vasi, gioielli, ceramiche e oggetti religiosi.

Piazza Mario Pagano

Nota come la piazza più famosa di Potenza, Piazza Mario Pagano viene chiamata anche piazza Prefettura e si trova nel centro storico. A progettarla fu Intendente Iurlo nel 1838, mentre il compito di seguire i lavori venne affidato all’architetto D’Errico.

Prima di essere dedicata al giurista Mario Pagano originario di Brienza (in provincia di Potenza) e giustiziato nel 1799 perché sostenitore della Repubblica Partenopea, la piazza in precedenza accoglieva il mercato domenicale e, infatti, veniva chiamata Piazza Mercato.

La decisione di intitolarla a Pagano venne approvata nel 1870. Sulla piazza si affacciano alcuni edifici nobiliari e struttura importanti come il Teatro Stabile e il Palazzo del Governo. In Piazza Mario Pagano e nella Via Pretoria si svolge “lo struscio potentino”, delle mini sfilate di abbigliamento, borse, calzature, gioielli e quant’altro.

Museo Diocesano

Ubicato al piano terra dell’ex seminario diocesano di Potenza, il Museo diocesano solo di recente è stato aperto al pubblico. Al suo interno, custodisce numerosi arredi e oggetti di argenteria sacra appartenenti alla cattedrale potentina.

Inoltre, si può ammirare anche una grande quantità di dipinti e ritratti che vanno dal ‘500 al ‘900, libri sacri di notevole pregio e un crocifisso astile del 1714 di eccezionale manifattura.

Il Museo Diocesano di Potenza

Il Museo Diocesano di Potenza

Parco Baden Powell

Situato nel rione Verderuolo, il parco Baden Powell si estende per circa 25.800 m2 e vanta un’enorme varietà di specie arboree di notevole interesse. Considerato un giardino botanico a tutti gli effetti, è un polmone verde posto nel cuore della città in cui si svolgono diverse attività.

Costituito a partire dal 1955 sotto la Direzione Sanitaria che voleva realizzare un parco all’italiana nello spazio disponibili davanti ad un ospedale, prese il nome di Baden Powell nel 2002, in omaggio al fondatore degli Scout.

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